Borsa di Parigi – Euronext Paris: guida per gli investitori

Conosciuta tradizionalmente come Bourse de Paris, la borsa di Parigi è la più grande borsa valori della Francia. Dall’inizio del millennio è più nota come Euronext Paris, una delle molte borse presenti nel mercato pan-europeo sotto l’egida di Euronext. Molti strumenti finanziari vengono negoziati attivamente sul mercato Euronext Paris, inclusi indici, azioni, materie prime, obbligazioni e derivati. Le altre borse valori che, come la borsa di Parigi, fanno parte di Euronext, hanno sede a Londra, Lisbona, Amsterdam e Bruxelles. Ci sono oltre 1.300 aziende quotate su questa borsa elettronica integrata, rendendola il mercato di capitali più grande d’Europa.

La vitalità del marketplace parigino è in genere misurabile sulla base della performance dell’indice CAC 40. Sotto la direzione di Euronext Paris, questo indice rappresenta i 40 maggiori titoli azionari quotati, in termini di capitalizzazione e liquidità. Tutte le operazioni di trading e di investimento condotte da Euronext Paris avvengono ai sensi del regolamento interno del Comité des Établissements de Crédit et des Entreprises d’Investissement (CECEI), dell’Autorité des Marchés Financiers (AMF), del Ministero francese dell’economia e della Commissione bancaria. Il mercato di Euronext è sterminato e, consolidando i mercati europei indipendenti in un singolo mercato universale, Euronext è riuscita a diventare uno dei leader del commercio globale. La borsa di Parigi cerca di offrire a trader e investitori piattaforme e servizi di trading all’avanguardia, all’interno di un mercato paneuropeo che funge da gateway per le aziende internazionali, che possono accedere alle comunità di investimento europee, e da base di appoggio per l’economia europea nel suo complesso.

La storia della borsa di Parigi

paris stock exchangeLa borsa di Parigi nacque all’inizio del XIX secolo, segnando l’inizio di una nuova era nel mercato finanziario francese. Nonostante alcune somiglianze con il precedente mercato parigino, la nuova borsa di Parigi era in effetti considerata un luogo pubblico per il commercio di valori mobiliari. Anche se la sua creazione non diede subito accesso a libero scambio al popolo francese, essa rappresentò comunque il culmine di un movimento di riforma finanziaria che attraversava tutto il Paese.

La borsa di Parigi aveva sede in un edificio chiamato Palais Brongniart, che fu completato nel 1826 e che ospitò le attività di trading in borsa per un secolo e mezzo. Durante gli anni ’80, la borsa di Parigi ha vissuto un periodo di modernizzazione con l’integrazione di sistemi informatici nelle operazioni di trading, nel tentativo di riguadagnare il volume d’affari che era stato perso a favore della borsa valori di Londra. Nel 1989, i tradizionali metodi di trading della borsa di Parigi erano ormai operativi su scala molto limitata; la borsa divenne interamente elettronica nel 1998. Le quattro principali istituzioni finanziarie francesi hanno subito una fusione e una completa ristrutturazione nel 1999; MATIF SA, SBF, Société du Nouveau Marché e MONEP SA vennero fuse in un’unica società, conosciuta come il SBF SA della borsa di Parigi. Questa nuova strutturazione rendeva tutti i tipi di attività di trading (su obbligazioni, derivati, azioni e materie prime) disponibili in un singolo scambio.

Nel 2000, la borsa di Parigi terminò ufficialmente il suo ruolo di mercato indipendente del Paese, con la fusione della nuova Paris Bourse SBF SA con le Borse di Bruxelles e Amsterdam, per formare la prima Borsa Valori pan-europea. Il nuovo mercato divenne noto come Euronext N.V. Euronext offriva ai trader un sistema di trading elettronico completamente integrato, con accesso a diversi mercati tra cui materie prime, derivati, debito e azioni. Il 2007 ha visto la fusione della New York Stock Exchange (NYSE) con Euronext e la nascita di un’entità denominata NYSE Euronext, considerata un nuovo modo di creare un mercato globale per promuovere il commercio internazionale di strumenti di debito, derivati e titoli azionari.

Indici e strutture della borsa di Parigi

Ci sono tre sezioni distinte del mercato azionario francese:

  • Premier Marché – Una volta conosciuta come Lista Ufficiale, questa sezione include grandi aziende nazionali francesi e straniere, nonché la maggior parte delle emissioni obbligazionarie;
  • Second Marché – Questa sezione include imprese di medie dimensioni;
  • Nouveau Marché– Questa sezione include le aziende startup che stanno cercando capitale per finanziare la loro espansione, e che sono collegate al mercato Euro.nm. per imprese ad alto potenziale di crescita;
  • esiste anche un quarto mercato, chiamato Marché Libre. Tuttavia, quest’ultimo non è regolamentato ed è amministrato da Euronext Paris per gestire le transazioni in titoli che non sono quotati in nessuno degli altri tre mercati.

C’è anche una famiglia di indici calcolati da Euronext Paris:

  • CAC 40–  L’indice di riferimento della borsa di Parigi è il CAC 40, che viene indicato in tempo reale. Quest’indice è rappresentativo delle prime 40 società quotate a maggiore capitalizzazione fra i 100 market cap (capitalizzazioni di mercato) più alti quotati su Euronext Paris;
  • SBF 120– Tutti i componenti del CAC 40 sono anche inclusi nell’indice SBF 120, che è più ampio ed è considerato principalmente come un benchmark di fondi di investimento;
  • indice SBF 250– Benchmark delle prestazioni a lungo termine per portafogli azionari, che comprende la totalità dell’indice SBF 120 in una struttura che è determinata per settore;
  • indice MIDCAC– Altro indice importante, che include 100 dei titoli di medie dimensioni a maggiore liquidità fra quelli quotati su Premier Marché e Nouveau Marché, ed è calcolato sulla base di prezzi di apertura e chiusura, agendo da benchmark per la valutazione di fondi;
  • indice Second Marché– Come il MIDCAC, anche questo indice agisce da benchmark per la valutazione di fondi;
  • indice Nouveau Marché– Questo indice rappresenta gli azioni che sono quotate nei mercati in crescita;
  • SBF-FCI– Si tratta di un indice basato su una selezione di obbligazioni convertibili che rappresenta un minimo del 70% della capitalizzazione complessiva di questo mercato, calcolato due volte al giorno.

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